Al par 11.3.1.5 delle NTc afferma che le forniture di acciaio per le quali sussista marcatura CE devono essere accompagnate da:
-DoP
– Marcatura CE
– Certificato 3.1
Dal webinar mi è parso di capire che il cert 3.1 non sia obbligatorio e che nello specifico caso di bulloneria sia sufficiente il cert 2.2. Chiedo conferma ed eventuali richiami normativi comprovanti.
Ringrazio,
Marco Cesaroni
Webinar: “LA DIREZIONE LAVORI DELLE STRUTTURE IN ACCIAIO” – 23 febbraio e 1 marzo 2024
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Re: Webinar: “LA DIREZIONE LAVORI DELLE STRUTTURE IN ACCIAIO” – 23 febbraio e 1 marzo 2024
Risponde l’ing. Franco De Pizzol
Il testo del par. 11.3.1.5 delle N.T.C. appare a riguardo di interpretazione univoca: Per “tutte le forniture di acciaio”, quindi bulloni evidentemente compresi, che siano marcate CE oppure no, va consegnato il certificato 3.1.
Quindi, quanto invece prescritto alla tab. 1 della EN 1090-2 non va applicato perchè superato dalla NTC2018:
Sappiamo che possono presentarsi casi di approvvigionamento di “forniture di acciaio” con difficoltà di corredo del certificato 3.1. Proprio perché noto, il D.L. deve affrontare per tempo l’eventuale problematica, per poter argomentare circa l’impossibilità del rispetto del requisito di legge e le azioni intraprese per garantire la prestazionalità delle “forniture di acciaio” così impiegate.
Benedetto Cordova
Il testo del par. 11.3.1.5 delle N.T.C. appare a riguardo di interpretazione univoca: Per “tutte le forniture di acciaio”, quindi bulloni evidentemente compresi, che siano marcate CE oppure no, va consegnato il certificato 3.1.
Quindi, quanto invece prescritto alla tab. 1 della EN 1090-2 non va applicato perchè superato dalla NTC2018:
Sappiamo che possono presentarsi casi di approvvigionamento di “forniture di acciaio” con difficoltà di corredo del certificato 3.1. Proprio perché noto, il D.L. deve affrontare per tempo l’eventuale problematica, per poter argomentare circa l’impossibilità del rispetto del requisito di legge e le azioni intraprese per garantire la prestazionalità delle “forniture di acciaio” così impiegate.
Benedetto Cordova
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Re: Webinar: “LA DIREZIONE LAVORI DELLE STRUTTURE IN ACCIAIO” – 23 febbraio e 1 marzo 2024
Salve,
volevo chiedere quanto segue. Ammettiamo che un progetto preveda l’esecuzione di un numero di elementi identici, ad esempio 30 pilastri HEA200 con piastre saldate in testa e alla base. La DL per poter accettare gli stessi deve aspettarsi/richiedere la marcatura CE e la DoP per ogni singolo pilastro? Oppure l’esecutore può limitarsi a produrre un’unica DoP valida per tutti e 30 i pilastri?
Grazie
volevo chiedere quanto segue. Ammettiamo che un progetto preveda l’esecuzione di un numero di elementi identici, ad esempio 30 pilastri HEA200 con piastre saldate in testa e alla base. La DL per poter accettare gli stessi deve aspettarsi/richiedere la marcatura CE e la DoP per ogni singolo pilastro? Oppure l’esecutore può limitarsi a produrre un’unica DoP valida per tutti e 30 i pilastri?
Grazie
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Re: Webinar: “LA DIREZIONE LAVORI DELLE STRUTTURE IN ACCIAIO” – 23 febbraio e 1 marzo 2024
Risponde l’ing. Franco De Pizzol:
In relazione alle condizioni di resa della DoP+CE a corredo di componenti strutturali in acciaio (ma identicamente per qualsivoglia prodotto da costruzione ricadente entro norma armonizzata), l’identità o meno fra componenti oggetto della consegna in cantiere risulta irrilevante.
Le risposte a domande che riguardino le cogenze relative alle suddette condizioni di resa devono ricercarsi entro la dedicata Legge Comunitaria, ovvero il Reg. 305/2011.
Entro il quale si specifica che la DoP deve essere emessa e resa al compratore all’atto della “immissione sul mercato” del prodotto in questione.
Che nel caso di prodotto realizzato su espressa specifica del compratore (come nel caso dei componenti strutturali prefabbricati di un’opera di costruzione) viene a concretizzarsi nella “consegna per l’uso”, ovvero in buona sostanza nell’accesso al cantiere.
Quindi dovrebbe essere emessa una DoP per ciascuno degli atti di “immissione sul mercato” (qui di “consegna per l’uso”), ovvero per ciascun DdT di consegna, DoP comprendente tutti i prodotti ricompresi in quella consegna (siano essi identici, simili o diversi).
Il D.L. concede spesso la possibilità (comunque non prevista dal Reg.) di emissione di un’unica DoP per tutte le consegne.
In relazione alle condizioni di resa della DoP+CE a corredo di componenti strutturali in acciaio (ma identicamente per qualsivoglia prodotto da costruzione ricadente entro norma armonizzata), l’identità o meno fra componenti oggetto della consegna in cantiere risulta irrilevante.
Le risposte a domande che riguardino le cogenze relative alle suddette condizioni di resa devono ricercarsi entro la dedicata Legge Comunitaria, ovvero il Reg. 305/2011.
Entro il quale si specifica che la DoP deve essere emessa e resa al compratore all’atto della “immissione sul mercato” del prodotto in questione.
Che nel caso di prodotto realizzato su espressa specifica del compratore (come nel caso dei componenti strutturali prefabbricati di un’opera di costruzione) viene a concretizzarsi nella “consegna per l’uso”, ovvero in buona sostanza nell’accesso al cantiere.
Quindi dovrebbe essere emessa una DoP per ciascuno degli atti di “immissione sul mercato” (qui di “consegna per l’uso”), ovvero per ciascun DdT di consegna, DoP comprendente tutti i prodotti ricompresi in quella consegna (siano essi identici, simili o diversi).
Il D.L. concede spesso la possibilità (comunque non prevista dal Reg.) di emissione di un’unica DoP per tutte le consegne.